Arrosto di maiale all’uva

Arrosto di maiale all’uva

L’uva, buona e succosa in pieno periodo estivo e a settembre? Mi fa subito pensare alla vendemmia. Così pensando agli acini d’uva schiacciati mi viene in mente una salsa di accompagnamento, poi mi viene in mente un contrasto, poi qualcosa di salato e poi la carne di maiale – che con la frutta è davvero sublime -. Penso a come creare qualcosa di interessante e dalla semplicità di un arrosto arrivo alla stessa semplicità di farlo ripieno, e ora vedrete come…

  • Difficoltà: FACILE
  • Tempi di preparazione (preparazioni e cotture): 20min + 1h e 10minuti di cottura + 20minuti di riposo

Ingredienti (dosi per 6pp)

1,2 kg di lonza di maiale

1 pezzo di salsiccia semplice – non condita – (lungo quanto la vostra lonza)

2 cucchiai di uvetta

2 cucchiai di parmigiano reggiano grattuggiato

2 fettine di lardo

una decina di foglie di salvia

800 gr di uva (bianca e rossa – la rossa era senza semi)

una cipolla di Tropea media

una birra leggera e chiara da 55ml (io ho usato la Moretti filtrata a freddo #noadv)

sale

olio extra vergine di oliva

Dal vostro macellaio di fiducia fatevi tagliare un bel pezzo di lonza; create una tasca da una parte aperta e dall’altra chiusa per non far uscire il ripieno. Per tagliare la dose giusta di salsiccia per il ripieno, inseritela all’interno della tasca e tagliate a filo. Considerate che dovrete togliere il budello alla salsiccia e condirla ulteriormente, perciò non abbondate con la quantità.

Tasca e ripieno

In una ciotola mettete la salsiccia privata del budello e aggiungete l’uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida, il parmigiano reggiano, il lardo e la salvia sminuzzati. Amalgamate bene la farcia e riempite la tasca della lonza pressando delicatemente. Non avete bisogno di legare l’arrosto.

In un tegame capiente versate 3 cucchiai d’olio evo e fate scaldare bene; salate la lonza e disponetela nel tegame; mantenendo la fiamma media, rosolate bene tutti i lati. Preparatevi nel frattempo la cipolla di Tropea sminuzzata e gli acini d’uva lavati sotto l’acqua corrente.

A fiamma alta versate sull’arrosto solo un terzo della birra, fate sfumare e poi aggiungete la restante. Aggiungete la cipolla e gli acini d’uva e portate i liquidi di cottura al bollore. Abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e fate cuocere per circa 30 minuti. Togliete il coperchio e con un cucchiaio o l’utensile per schiacciare le patate schiacciate gli acini d’uva nella pentola; non coprite più con il coperchio, ma alzate leggermente il fuoco e fate cuocere altri 30 minuti; comunque fino a quando il fondo di cottura si sarà leggermente addensato. Vedrete che saliranno in superficie i semi dell’uva bianca, se riuscite una parte prelevateli con un cucchiaio, come se doveste schiumare il brodo. Assaggiate e aggiustate di sale se necessario e spegnete il fuoco.

A questo punto dovrete avere un fondo con l’uva che ormai avrà perso consistenza, ma sarà l’ingrediente principale per gustare questo arrosto. Fate riposare la carne per 20 minuti e poi tagliate l’arrosto a fette. Il ripieno composto colpisce gli occhi e il gusto agrodolce è molto delicato e piacevole.


L’abbinamento di Ludovico Paganelli

Pur cucinato nella birra, in questo arrosto di maiale prevale il contrasto tra il dolce dell’uva e l’untuosità del ripieno. In pieno periodo di vendemmia, un buona bollicina in grado di ripulire il palato dopo ogni boccone è l’accostamento migliore per esaltarne le percezioni gustative. Il Trento DOC Altemasi Graal Riserva, grazie alla sua complessità e al notevole corpo, è l’etichetta più indicata per gustare al meglio il piatto.




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