Pescatrice con cipolle in agrodolce su patate al forno

La Vigilia di Natale è forse il momento più atteso di tutte le festività natalizie, dai più piccini fino ai più grandi. In casa nostra l’abbiamo sempre festeggiata e non riesco a pensare all’idea di fare diversamente.
L’attesa della cena, ma facendo un passo indietro la voglia di pensare al menu’ da preparare cercando di fare sempre qualcosa di diverso; la preparazione della tavola, che a casa spettava un po’ a me e un po’ alla mamma. Mi ricordo che quando abitavamo nella casa vecchia, dove io e mio fratello siamo cresciuti, mi chiudevo in soggiorno e cominciavo ad allestire la tavola, talvolta esagerando… Una volta aggiunsi dei fiocchi di cotone sparsi qua e là sul tavolo, accesi le candele e uno dei fiocchi prese fuoco facendo un buco su un centrino storico di mia mamma. Cercai di nasconderlo, ma al momento di sparecchiare…. epilogo scontato! Comunque era una cosa che mi entusiasmava parecchio. Poi c’era la cena, la Vigilia era a base di pesce – che puntualmente mio papà era incaricato di andare a ritirare -, poi i preparativi.
Con le tartine al salmone era davvero iniziato il Natale – anche perché il salmone affumicato lo compravi solo a Natale -. Facevamo le tartine e praticamente una decina non arrivavano a tavola… Poi la cena, sempre eccezionale; poi qualche show messo in scena da me e mio fratello e poi i regali… Pensare che tutto si esauriva in una manciata di ore, ma la magia legata a quella sera era unica.
Preparo questo piatto mantenendo la tradizione del pesce alla Vigilia. Il piatto è abbastanza veloce, ma se volete anticiparvi qualche preparazione potete farlo (vi indicherò quello sul quale potete concentrarvi per portarvi avanti con un asterisco*)
- Difficoltà: FACILE
- Tempi di preparazione (preparazioni e cotture): 1h
Ingredienti (dosi per 4pp)
una pescatrice da 700 gr
350gr di patate gialle
2 cipolle di Tropea medie
1 dito di aceto di mele
1/2 cucchiaio di miele
qualche foglia di menta
farina
pangrattato qb
sale
olio extra vergine di oliva
Pulite la pescatrice o coda di rospo tagliando le pinne laterali con le forbici, togliete le interiora e con un coltello tagliate la testa. Praticate un’incisione per sollevare la pelle e rimuovetela tirandola verso la coda. Passate bene sotto l’acqua la coda ormai pulita e posizionatela su un tagliere. *
Sbucciate le patate e aiutandovi con una mandolina ottenete delle fettine molto sottili. Disponetele su una teglia, salate, aggiungete le foglie di menta sminuzzate, del pangrattato su tutta la superficie e un filo d’olio evo. Infornate in forno preriscaldato a 200° per 15minuti circa, comunque fino a doratura raggiunta. Spegnete il fuoco e tenete al caldo.
Nel frattempo tagliate le cipolle a rondelle sottili e mettetele in una padella con 2-3 cucchiai di olio evo. Fate soffriggere appena e aggiungete un dito d’acqua. Fate cuocere qualche minuto, versate l’aceto di mele, aggiungete il miele e salate. Fate cuocere a fiamma bassa fino a far evaporare 2/3 del liquido di cottura, circa 5-7 minuti. Dovrete ottenere delle cipolle morbide in una salsina morbida. Spegnete il fuoco e mettete da parte. *
Tagliate la coda di rospo in tranci, almeno 8, e infarinateli. In una padella versate 2-3 cucchiai di olio evo e disponete i tranci nella padella. Rosolate bene tutti i lati, abbassate il fuoco e fate cuocere 5-7 minuti. Salate alla fine e spegnete il fuoco.
Componete il vostro piatto mettendo sul fondo del piatto le sfoglie di patate, adagiate i tranci di pescatrice e completate con un cucchiaio di cipolle agrodolci sui tranci. Servite e godetevi la cena.
L’abbinamento di Ludovico Paganelli
Pesce prelibato dalla carne magra, la rana pescatrice viene qui proposta in una rivisitazione molto appetitosa, con sensazioni di percezioni dolci, aromaticità e una nota di oleosità.Per l’abbinamento si dovrà scegliere un vino bianco di buona struttura, caldo di alcol, morbido, molto fresco di acidità e con un bouquet di frutta matura, come il Collio Friulano o un Verdicchio dei Castelli di Jesi
piatto veramente appetitoso, molto equilibrato da cucinare non solo a Natale!!
Sì, sono d’accordo… Da replicare più e più volte ;DDD