Macco di fave

Piatto antico, siculo, povero, nutriente e gustoso. Spiegandolo a un genovese lo si può lontanamente paragonare a un minestrone, se prevede l’aggiunta di una pasta corta e rustica. Sí perché il macco può essere preparato in varie versioni, quella base dove si presenta come una purea di fave, la parola ha proprio origine dal verbo ammaccare; a questa purea in forma più liquida può essere aggiunta una pasta da far risottare o altrimenti – ottimo come aperitivo o antipasto – la purea va fatta raffreddare, poi tagliata, impanata e fritta. Assolutamente da provare!
La ricetta originale va preparata con fave secche, io, da una consegna a domicilio di fave freschissime, ne ho tenute da parte un cestino con l’idea di preparare un macco da fare in seguito, e così ho fatto. Le fave ancora fresche le ho rimosse dal baccello, raccolte in una ciotola, e non ho rimosso la pellicina dai semi data la piccola-media grandezza.
- Difficoltà: FACILE
- Tempi di preparazione (preparazioni e cotture): 1h e 20minuti
Ingredienti (dosi per 4 pp)
200 gr di semi freschi di fave
1 cipolla
2 cucchiai di passata di pomodoro
4 manciate abbondanti di bricchetti o pasta corta tipo ditali rigati o scuccuzzu
olio extra vergine di oliva
parmigiano reggiano
sale
pepe
In una pentola versate 3 cucchiai di olio evo e la cipolla tagliata finemente, fate soffriggere leggermente e aggiungete le fave. Fate cuocere qualche minuto, aggiungete la passata di pomodoro e poi coprite con acqua fino al doppio del volume. Raggiungete l’ebollizione e da questo momento mescolate abbastanza spesso e cuocete a fuoco basso per almeno 45minuti. Se necessario aggiungete altra acqua bollente.
Salate e assaggiate. La consistenza della fava dovrà essere a questo punto morbida. Spegnete il fuoco e con un frullino a immersione frullate gran parte delle fave lasciandone qualcuna intera. Rimettete sul fuoco, aggiungete un bicchiere d’acqua se la consistenza è troppo densa e aggiungete la pasta. Cuocete a fuoco bassissimo rimestando spesso affinchè non si attacchi sul fondo. Se necessario aggiungete qualche cucchiaio di acqua bollente. Il macco sarà pronto a fine cottura della pasta. Aggiustate di sale e aggiungete una grattata di pepe.
Servite con un filo di olio evo e parmigiano reggiano grattuggiato.
Il macco avanzato, se lasciato raffreddare, si solidifica, si taglia a bastoncini e si frigge a mo'di polenta. Eccezionale in tutti i modi.